Sintesi dell'omonimo articolo tratto dal Notiziario di SSNV di settembre 2014.
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Sin dagli anni '90 enti come OMS e UNICEF raccomandano l'allattamento esclusivo al seno per il bambino nei primi 6 mesi di vita, da prolungare durante tutta la fase del divezzamento, fino all'anno di età e se possibile anche oltre, fino ai 2 anni o più.
Ciò vale qualsiasi sia l'alimentazione della madre: onnivora, latto-ovo-vegetariana o vegana. Il latte materno è specie-specifico, cioè adatto solo al neonato della specie a cui esso appartiene: è tale poiché gli garantisce un accrescimento ed uno sviluppo ottimale e conferisce un valido aiuto nella prevenzione di patologie cronico degenerative dell'età adulta (ipertensione, diabete tipo 2, sovrappeso, colite ulcerosa).
Se la madre segue un'alimentazione 100% vegetale i vantaggi sono ancora maggiori, perché nel latte materno di madri vegane, si riscontra una minor quantità di pesticidi e agenti contaminanti e una maggior quantità di isoflavoni della soia rispetto al latte di madri onnivore: entrambe queste caratteristiche hanno un ruolo importante nel mantenere e promuovere la salute del bambino.
Le posizioni ufficiali dell'Academy of Nutrition and Dietetics (ex ADA) affermano che un'alimentazione vegetariana e vegana sono valide alternative alla scelta nutrizionale onnivora anche durante il periodo di allattamento. Tale alimentazione è in grado di soddisfare pienamente i fabbisogni della nutrice e del lattante tanto quanto, o ancor più, di un'alimentazione onnivora ben pianificata.
Le madri devono verificare di avere corretti livelli di vit. B12 nel sague: tranne nei casi di elevato consumo di carne (situazione da evitare, per i tanti danni che ciò comporta, specie in gravidanza) si tratta di un nutriente che va integrato assumendo la vitamina prodotta da appositi batteri, ma di un ceppo diverso), così come avviene in natura.
Per tutto ciò che riguarda i minerali (ferro, calcio, zinco in particolare) e le altre vitamine (A, D, E ...) sono da rispettare gli stessi accorgimenti di qualsiasi scelta nutrizionale, per evitare un eccessivo stress fisico nella madre e per garantire al neonato tutto ciò di cui ha bisogno per il suo accresci mento.