Gravidanza vegana: una scelta di salute per la mamma e per il bambino

La scelta di un'alimentazione 100% vegetale (conseguente alla scelta etica vegan oppure a considerazione di carattere ecologista o salutista) risulta essere del tutto adeguata nel periodo della gravidanza, essendo in grado, da un lato, di soddisfare pienamente le richieste nutrizionali e, dall'altro, di "inquinare" il meno possibile l'organismo in fase di sviluppo.

Spesso c'è l'infondata paura di non assumere abbastanza proteine: la quantità supplementare di proteine raccomandata in gravidanza è di 9 grammi al giorno nel II trimestre e di 29 grammi del III trimestre, oltre al fabbisogno quotidiano di 1g per kg di peso corporeo ideale. Tale aumentato fabbisogno è "automaticamente" assicurato dall'aumentato consumo di cibo per soddisfare l'aumentato fabbisogno calorico. Consumando una buona varietà di cereali integrali, legumi, semi oleaginosi, frutta secca e verdure nell'arco della giornata si possono introdurre tutti gli aminoacidi necessari, nella corretta quantità, in modo da soddisfare le richieste nutrizionali dell'organismo, senza dover fare alcuna sorta di conteggio o "combinazione".

Le donne latto-ovo-vegetariane, devono fare attenzione a non abusare di latte, formaggi e uova in quanto gli alimenti provenienti dagli animali sono ricchi di colesterolo e acidi grassi saturi che aumentano il rischio di arteriosclerosi e malattie cardiovascolari.

Un altro timore diffuso è quello dell'assunzione di ferro: posto che a quasi tutte le gestanti onnivori è d'uso prescrivere un integratore di ferro in gravidanza, occorre notare che durante la gravidanza il corpo materno compensa la maggiore richiesta di ferro migliorandone l'assorbimento dagli alimenti. Inoltre, l'interruzione del ciclo mestruale per i nove mesi della gestazione impedisce un'ulteriore perdita di ferro. Il fabbisogno di ferro in gravidanza è di 27 mg al giorno, quantità difficile da raggiungere con la dieta onnivora. Queste quantità sono invece raggiungibili con una dieta basata esclusivamente o principalmente sui vegetali. L'integrazione di ferro può essere comunque necessaria anche nella donna vegetariana; va presa in considerazione quando l'emoglobina è inferiore a 11, e andrà concordata con il ginecologo. Sono presenti in commercio anche integratori di ferro vegani, alcuni arricchiti con vitamina C.

Esiste un opuscolo redatto da medici per le donne che hanno deciso di adottare uno stile alimentare vegetariano, in particolare 100% vegetale, che fornisce indicazioni precise per una sana alimentazione, mostrando come i punti d'attenzione non siano diversi da quelli validi per le donne onnivore e anzi come sia più facile seguire un'alimentazione promotrice di salute per la madre e il bambino, dato che i cibi più dannosi vengono eliminati.

L'opuscolo si intitola "L'alimentazione a base vegetale in gravidanza" e si scarica gratuitamente in pdf:
Scarica l'opuscolo

Vai al press-kit completo